(di E. Bafico) Il 28 maggio ha avuto luogo la Gita Sociale della Geo Davidson, vorrei aggiungere un aggettivo : “prima Gita Sociale “, ciò indicherebbe un appuntamento da proporsi ogni anno , con significato di continuità dell’associazione e della sua apertura a tutti gli amici e simpatizzanti.
La presenza di familiari giunti sul posto con le auto ha impreziosito l’appuntamento, il poter condividere con loro la nostra passione li ha spinti ad avvicinarsi al nostro mondo.
È noto che da un po’ di tempo a questa parte le associazioni vedano una fase di declino, non sto qui a ricercare le diverse cause, se ne potrebbero individuare molte, ma a suggerire organizzazioni e strategie per poter mantenere in vita il sodalizio che non sia solo il perpetuare una seppur notevole tradizione, ma un riferimento per coloro che amano questo sport , il quale oltre al gesto atletico è cultura e filosofia di vita.
In questa ottica si è dato vita alla gita sociale, sicuramente migliorabile quantomeno in un aspetto: il rientro con i mezzi; qui è necessaria la collaborazione dei partecipanti, o si riesce a coinvolgere famigliari ed amici per il ritorno o si noleggia un pulmino, determinante è la prenotazione a tempo debito e l’indicazione precisa circa la propria scelta sul rientro, lascio la riflessione a chi legge.
La metà della gita (Casermette del Penna ) è sicuramente valida , territorio montano , ottima accoglienza e cibo , soprattutto opportunità di cambiare il percorso nelle diverse edizioni, ad esempio potremmo pensare a Crocetta-Scoglina-Passo Romezzano.
Una giornata che viene vissuta con lo scopo di ritrovarsi “sul campo” , quindi alla prossima !!!